L’autore
Paolo Giordano
Paolo Giordano è uno scrittore italiano, nato a Torino nel 1982. Laureatosi in fisica a Torino, nel 2007 ha poi intrapreso il dottorato di ricerca presso la stessa università.
Ha esordito nella narrativa nel 2008 con La solitudine dei numeri primi: il romanzo, in cui si intrecciano le vicende di due personaggi segnati dal dolore e destinati ad attrarsi senza mai riuscire a comunicare veramente, si è aggiudicato il Premio Campiello Opera Prima e il Premio Strega 2008. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Il corpo umano, ambientato in Afghanistan, cui hanno fatto seguito Il nero e l’argento (2014), in cui indaga l’instabilità delle relazioni umane, il racconto Suv, pubblicato nel volume antologico Figuracce (2014) a cura di N. Ammaniti, il romanzo Divorare il cielo (2018) e Nel contagio (2020), sull’epidemia di COVID-19.
“Non ho paura di ammalarmi. Di cosa allora? Di tutto quello che il contagio può cambiare. Di scoprire che l’impalcatura della civiltà che conosco è un castello di carte.”
Il Libro
Nel contagio
L’epidemia di Covid-19 si candida a essere l’emergenza sanitaria più importante della nostra epoca. Ci svela la complessità del mondo che abitiamo, delle sue logiche sociali, politiche, economiche, interpersonali e psichiche. Ciò che stiamo attraversando ha un carattere sovraidentitario e sovraculturale. Richiede uno sforzo di fantasia che in un regime normale non siamo abituati a compiere: vederci inestricabilmente connessi gli uni agli altri e tenere in conto la loro presenza nelle nostre scelte individuali. Nel contagio siamo un organismo unico, una comunità che comprende l’interezza degli esseri umani. Nel contagio la mancanza di solidarietà è prima di tutto un difetto d’immaginazione.