“Aspettando Bojangles”- OLIVIER BOURDEAUT

Olivier Bourdeaut

L’autore

Olivier Bourdeaut

Dopo Jeffery Deaver, anche quest’anno il Festival Armonia regala ai lettori salentini il piacere di incontrare un grandissimo scrittore straniero. L’ospite è Olivier Bordeaut, classe 1980, il cui romanzo d’esordio Aspettando Bojangles è stato la rivelazione della recente stagione letteraria francese, accolto da uno strepitoso successo di pubblico e di critica. In Italia, Massimo Gramellini ne ha decretato l’irrinunciabilità quando, lo scorso maggio, ha dichiarato che partendo in vacanza «in valigia infilerò un romanzetto francese, Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut, che mi ha stregato fin dalle prime battute. Parla di un bambino speciale e di una mamma che cambia nome ogni giorno e sa toccare i tasti del cuore senza mai impigliarsi in quello della retorica».

Aspettando Bojangles

Il Libro

Aspettando Bojangles

Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest’abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou… Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo. Per il resto del tempo si entusiasma e si estasia per ogni cosa, trovando incredibilmente divertente l’andare avanti nel mondo. E non tratta il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento. Di una sola cosa non vuole sentire parlare: delle tristezze e degli inganni della vita; perciò ripete come un mantra ai suoi: «Quando la realtà è banale e triste, inventatemi una bella storia, voi che sapete mentire così bene». La realtà, però, è a volte molto banale e triste, così scioccamente triste che occorre più di una prodigiosa arte del mentire per continuare a gioire del mondo.

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